(Urca quanto tempo è passato dall'ultimo post! Ci siete ancora?)
Di ritorno dall'edizione 2013 del Napoli Comicon (edizione molto bella, con sole così così ma con tanta gente. Prima o poi, però, qualcosa bisognerà escogitare e mettere in atto per far comunicare il fuori – il mare di ragazzi che popolano lo spazio all'aperto – con il dentro – gli appassionati di fumetti che vagano tra gli stand degli editori) ecco qua, la mia TOP FIVE delle voci (più o meno confermate) che circolavano quest'anno in fiera ma che – chissà poi perché, visto che tra gli addetti ai lavori tutti le sapevano – nessuno vi vuole venire a dire.
I proverbiali segreti di Pulcinella, appunto.
Al 5° posto...
Dopo la separazione con NPE, erano in parecchi a domandarsi: che fine farà il benevolo Andrea "Glifo" Mazzotta?
Era una voce (per questo è qui), ma durante il Comicon è stata ufficializzata (per questo è passata al quinto posto): mr. Mazzotta è il nuovo coordinatore editoriale di RW Linea Chiara, l'etichetta di Lord Saviano da Frattamaggiore dedicata al fumetto francese
Ad Andrea – insieme a tutto il bene di questo mondo – auguro di non diventare mai come l'altro Andrea, il Grand Moff Rivi che lo affianca come direttore editoriale dell'etichetta RW.
E anche di risolvere quanto prima quel problemino di equilibrio che tutti a Napoli abbiamo visto...
Al 4° posto...
Questa è la voce meno voce di tutte (nel senso che risale ad almeno 6 mesi fa e a Napoli girava molto liberamente tra autori ed editori come cosa fatta): Panini Comics, con abile mossa, si sarebbe comprata il publishing di Walt Disney Italia (cioè, per intenderci, Topolino e tante altre belle cose).
Ora, in virtù dell'acquisizione di Marvel Comics da parte di Disney, tutti si sarebbero aspettati il contrario (e in molti ci contavano pure, segno della simpatia che circonda MML et co.). E invece i modenesi, oltre al grano messo sul tavolo, hanno fatto valere la loro lunga esperienza editoriale con i supereroi, tanto da convincere i capoccioni disneyani a mettergli in mano tutto il loro publishing.
Bravi loro e cazzi amari per tutti gli altri, visto che la già aggressiva politica di Panini, con questa nuova "arma terribile di fine di mondo" a disposizione, si farà ancora più pericolosa.
Se confermata, sarebbe la notizia bomba del 2013 e, ovviamente, nessuno dei siti d'informazione dell'italico fumetto-mondo si è degnato di segnalare questa voce. Tra le riviste, Fumo di China pare che abbia commentato "Come non seguiamo la notizia? Abbiamo ancora Sergio Rossi piazzato davanti agli uffici bolognesi di Marvel Italia."
Al 3° posto...
E a proposito di Sergio Rossi, lo sapevate che Black Velvet ha chiuso i battenti?
Dopo essere stata acquistata da Giunti Editore, intendo.
Pare infatti che l'editore fiorentino, nel clima generale di "ritiro dei remi all'interno del natante" che coinvolge più o meno tutto il mondo dell'editoria italiana, non sia stato molto contento dei risultati conseguiti dal settore fumetti in questi 3 anni – cioè da quando Giunti ha acquisito il marchio BV – e che quindi abbia dato il benservito (stupidamente, mi verrebbe da aggiungere) al progetto editoriale di Sergio Rossi e del buon Omar Martini. Non si sa se Giunti manterrà ancora attivo il marchio BV, ma si sa che Rossi e Martini (che detto così sa tanto di ditta di alcolici) sono già in viaggio verso altri lidi...
Quindi ora la domanda è: che fine farà Cerebus? Io punto su Bao.
Al 2° posto...
Altri lidi, si diceva.
Ovviamente, con la chiusura di Black Velvet da parte di Giunti, alcuni progetti editoriali (soprattutto francesi), se pur già con una lavorazione avviata, sono rimasti in sospeso.
E così Sergio Rossi e Omar Martini hanno avuto l'idea di una nuova etichetta denominata THE BOX che raccogliesse e portasse a pubblicazione tutti questi progetti, etichetta subito approdata in casa Coconango (Coconino + Fandango).
Cioè, quasi subito: pare infatti che a gennaio, ad Angoulême, girassero altre voci che vedevano la dote di Rossi e Martini già accasata presso un altro editore. Evidentemente nel frattempo qualcuno deve aver cambiato idea senza preoccuparsi però di comunicare la cosa al suddetto editore...
Il problema è che nel percorso dal punto A (Angoulême) al punto B (Coconango), i nostri due eroi non si sono accorti di un piccolo ma agguerritissimo forasacchi che, mentre loro viaggiavano, stava rosicchiando la loro "scatola" piena di fumetti, con il risultato che, all'arrivo in casa Coconango, è stato subito chiaro a tutti che THE BOX si era trasformata in... THE EMPTY BOX.
Cose che capitano in un mercato feroce come il nostro.
Ora, però, la mia domanda è: come mai i nostri editori si fanno guerra per i fumetti francesi quando in Italia i fumetti francesi da sempre vendono poco o niente? Mistero...
E al 1° posto...
La notizia che il sottoscritto aspettava da tempo (e che proprio per questo occupa il primo posto in questa top five): Giovanni Gualdoni è stato sollevato dall'incarico di editor di Dylan Dog.
La notizia per me, come lettore di Dylan Dog, è talmente bella che non mi interessa sapere se il Sor Gualdoni sia stato mandato via sull'onda delle lamentele di diversi e importanti autori dylaniani che non lo sopportavano più (anche se pubblicamente, ovvio, non potevano dirlo) o, magari, da una richiesta arrivata da Sclavenstein in persona (ma non credo) e nemmeno mi interessa sapere se Gualdoni andrà a ricoprire qualche altro incarico in Bonelli (temo di sì, ma in fondo è giusto: SBE ci ha speso soldi per formare Gualdoni, quindi è normale che lo reimpieghi).
L'importante è che Dylan Dog non lo supervisioni più lui (lo scriverà ancora? Speriamo nell'en plein...) e che l'editor che lo sostituirà intraprenda una politica di rinnovamento – ormai necessaria – del personaggio.
Ed è proprio per dare un aiuto alla Sergio Bonelli Editore che, a Napoli, è nata l'idea di lanciare via twitter le Bonellarie attraverso cui scegliere i candidati a questo ambitissimo ruolo.
Nel prossimo post, le mie cinque candidature (ma nel frattempo, se bazzicate twitter, usate l'ashtag #bonellarie per partecipare proponendo le vostre).