Fabio Licari, sul mensile Fumo di China, tiene una rubrica intitolata "Il suggerimento".
Lì, in 20 righe contenute in un box, Licari analizza qualcosa (di solito una storia, il lavoro di un autore o una linea editoriale) e poi dispensa un suo consiglio.
Questo mese il consiglio è dedicato al nostro Oudeis e, con esso, al buon Carmine Di Giandomenico che ne è l'autore.
Vi ricopio qui la parte finale del "consiglio" di Licari:
"Ma la storia? La storia, accidenti, non c'è: pare invece di assistere a deliri personali dell'autore. Non si capisce l'inizio, lo svolgimento e la fine. Per non ricadere nell'inganno post-moebiusiano, urge sceneggiatore. Poi nessuno fermerà Di Giandomenico.".
Ma… ma… Licari, sveglia!
Lo sceneggiatore c'è!
Ce ne sono addirittura due: uno e Carmine e l'altro si chiama… Omero.
Conosce Omero? Ha scritto solo un paio di libri ma secondo me è bravino (e ha anche suggerito l'introduzione di Oudeis, se ne è accorto?).
Poi, volendo, potrei anche spiegarle per filo e per segno di che cosa parla la storia che LEI non ha capito (perché generalizzare? Magari è solo un suo limite, no?), indicarle dove inizia e dove finisce e -e qui sì sono d'accordo con lei- dove si innestano i deliri dell'autore che però, secondo me, sono parte integrante della storia.
E forse, davvero, nessuno fermerà Di Giandomenico, ma non tanto perché ha dimostrato di essere un grande disegnatore come suggerisce anche lei, quanto perché Carmine, a differenza di tanti altri autori, ha ancora il coraggio e la voglia di mettersi in gioco anche in un progetto strutturato e complesso com'è in realtà Oudeis.
Ovviamente Licari si fa per parlare, ma stavolta accetti lei il mio di consiglio e provi a rileggere i due libri di Oudeis con mente più aperta.
Tanno (saldaPress, 2024)
2 giorni fa
Babo, tu lo sai: tutto questo è SOLO colpa tua! – CIC!
RispondiEliminaCarmine for President!
RispondiEliminaOudeis è spiazzante... la componente esistenzial-personale che s'innesta ambiziosamente sul sottotesto omerico è un rischio di cui - casomai - occorre saper indagare le imperfezioni ed è una cosa che in 20 righe non si può fare (se si vuole essere onesti con l'autore e con i propri lettori...). Naturalmente Carmine non ha alcun bisogno di scudieri o guardie del corpo: il suo lavoro (di scrittore visivo) è sul ring e si difende da solo. Parafrasando un grande sceneggiatore: "plot... plot... plot... a furia di pensare alle trame il rischio è di rimanere impantanati".
RispondiEliminaDetto come l'ha scritto Andrea è molto meno incazzoso di come l'ho postato io, vero? – CIC!
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