"Era ora, l'accerchiamento internazionale per fortuna ha avuto successo. Assange ha fatto del male alle relazioni diplomatiche internazionali e mi auguro che sia interrogato e processato come le leggi stabiliscono."
Così il nostro ministro degli Esteri, Franco Frattini ha commentato l'arresto a Londra di Julian Assange facendo finta di non sapere che il motivo dell'arresto – almeno formalmente, che in questi casi il trappolone è sempre in agguato – non ha un cazzo a che fare con le rivelazioni di Wikileaks che a Frattini tanto bruciano e in base alle quali sempre Frattini ha dichiarato qualche giorno fa, con quella sobrietà che il suo ruolo istituzionale richiederebbe, che "Assange vuole distruggere il mondo".
Credo che quello che è successo (e succederà) con Wikileaks meriti una riflessione un po' più seria di quella che la testa svitata e manipolatrice del reale appoggiata sulle spalle di Franco Frattini potrebbe partorire.
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