mercoledì 23 febbraio 2011

Gianni e le donne.

Parte sornione come il suo protagonista e regista questo nuovo film di Gianni Di Gregorio ma poi, piano piano, ti arriva dentro e finisci per voler un gran bene al film e ai suoi personaggi.
Un po' perché ti fa passare quell'aria unica di Roma in tarda primavera che, ci puoi fare poco, ti apre il cuore e ti fa sentire vivo.
E un po' perché non ridi mai veramente (vero: le vecchiette irresitibili di Pranzo di Ferragosto erano una gag continua, anche se qui Valeria De Franciscis, la terribile mamma quasi centenaria che ritorna, si conferma gigantesca) ma – e te ne accorgi solo alla fine – sorridi per tutto il film.
E far sorridere il pubblico senza rinunciare a delle punte di malinconia mi sembra sempre un atto di grande generosità.



ps: ad un certo punto del film c'è una scena con protagonista la famosa pillola blu – il seguito della clip qui sotto – e, vedendola, non ho potuto fare a meno di immaginare il traffico capitolino tenuto in pugno da questi sessantaequalcosenni che, in numero sempre maggiore, guidano con un occhio alla clessidra (e l'altro... a qualcos'altro) per arrivare "a destinazione" prima che il tempo scada.



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