mercoledì 7 luglio 2010

Al cuor non si comanda.

Leggendo Applicando di questo mese mi è saltato all'occhio questa frase del giornalista Antonio Dini:

"L'Italia è un paese strano. Ha praticamente ignorato per anni il tema degli eBook, i libri in formato digitale, e ora decide all'improvviso, quasi nell'arco di una settimana, di innamorarsene e dedicare risorse all'argomento".

Leggevo e ripensavo a tutto il dibattito che vedo in giro sul futuro del fumetto in digitale.

6 commenti:

  1. Ma infatti! Il popolo italico non è mai stato grande lettori di libri o fumetti (basti pensare negli anni addietro quando si vendevano le chiappe per scontarti i libri durante il periodo estivo...).

    Ora arriva l'iPad e l'Italia cambia? Ma non scherziamo! E poi davvero arriveremo al punto che a scuola i nostri figli si porteranno l'iPad e/o abbandoneranno per sempre la carta? Se questo è il futuro dei libri e dei fumetti allora mi sa che è la fine.

    Sandro

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  2. Lascia perplesso anche a me tutto questo amore.

    Per citare Stanis La Rochelle, mi sembra una cosa molto italiana: cercare una soluzione istantanea che rasenta il magico (il libro elettronico) per un problema di fondo che si vuole evitare di vedere (una minima percentuale di lettori — che già sono pochi di loro — legge fumetti).

    Il rapporto Ipod/musica forse ha funzionato (nel senso che ha soprattutto gettato le basi per uno standard) ma lì c'era già un mondo che aveva iniziato a trasformare musica in file e a farla girare.

    Per il libro non mi sembra che adesso le cose stiano così e probabilmente il paragone più vicino che vedo è con i quotidiani che, nel giro di pochi anni, abbiamo imparato a leggere anche on-line.

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  3. Se avessimo avuto quotidiani on line qualche anno fa, i nostri libri di storia on line avrebbero, forse, altre pagine on line da consegnare all'eternità on line.
    Buenos Aires 1960: un commando del Mossad spia da tempo Adolf Eichmann. Un agente segreto prende contatto, fingendo di chiedere informazioni sulle case in vendita nella zona e fotografa il nazista con una macchina mimetizzata da una 24 ore. Uno dei responsabili della ''Soluzione Finale'' è tanto abitudinario da rientrare a case sempre con il bus che arriva alle 20.00. Solo un breve tratto di strada a piedi separa la fermata dal buen retiro del ricercato.
    La sera in cui gli israeliani hanno deciso di rapire lo SS-Obersturmbannführer, il nostro scenderà dal pullmann solo alle 2045, quando è quasi arrivato il fatidico ordine ''abort the mission ''.
    Cosa era successo ? Dove era stato il bersaglio per tre quarti d'ora?
    Alcuni siti sostengono che si era ritirato in preghiera con gli amici del club Peron perchè JFK non vincesse le prossime elezioni, ma è un falso storico.
    In realtà, Adolf si era messo a sghignazzare di fronte alle lacrime di alcuni oriundi che ricordavano il recentemente scomparso Fausto Coppi. Per un uomo della sua formazione, quel naso triste come una salita aveva qualcosa di semita. Era stato coinvolto in una rissa e, prima di correre al riparo sostenendo di essere un fan di Bartali, era stato costretto a mangiare un paio di quotidiani sportivi.
    Tra parentesi, Eichmann è stato giustiziato e non condannato all'ergastolo, perchè il Gino nazionale - che si era distinto per aver portato cibo e coperte ai partigiani - ha trovato intollerabile l'essere associato ad un simile mostro.
    Se avessimo avuto i-pad anche in quei giorni, Eichmann sarebbe finito in ospedale ed una lavanda gastrica lo avrebbe riconsegnato ai suoi amici argentini. Lo shock lo avrebbe portato a comunicare solo attraverso pizzini e sarebbe ancora libero come un ministro cullato dal legittimo impedimento.
    Meno male che nell'anno in cui il Congo si affrancò dal Belgio ( altra cosa che non poteva piacere al secondo Adolf della cricca ) la carta cantava e contava ancora !

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  4. Crepascolo!!! Ben tornato! Cazzo se ci sei mancato.

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  5. Ciao Presidente!

    L'ipad è una illusione, e i libri a 99 centesimi lo dimostrano. Con un prezzo di ingresso così, il prezzo di un fumetto digitale può solo scendere e non salire. Contando che il 30% se lo piglia apple e che il restante 70% si divide solitamente con la società che ha trasformato il libro in applicazione per ipad, facendosi i conti si arriva persino a trovare conveniente vendere ai distributori i libri di carta al 50% del prezzo di copertina.

    ps: tu sei snob, io sono stupido, adesso siamo finalmene perfetti per fare una grande coppia... il remake di Simon&Simon ad esempio... :)

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  6. I libri a 99 centesimi sono scelte editoriali che lasciano abbastanza perplesso anche me proprio per i motivi che dici tu (oltre al fatto che i comic book della Marvel – 24pp di fumetto? – mi sembra che stiano a quasi 2 dollari l'uno).
    Che qualcuno di voi sappia, da qualche parte si è parlato dei motivi che stanno dietro a questa scelta di prezzo?

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