La riassumo in due righe: a riguardo degli Stati Generali del fumetto a Lucca mi tocca dare ragione a quello che scrive QUI Alessandro Bottero.
Detto questo, come si dice, "piuttosto che niente, è meglio piuttosto" e ognuno organizza quello che gli pare come gli pare ed è bravo lui/loro che l'ha/hanno organizzato (io non ne sarei stato capace).
Ma, nello specifico:
- piaccia o non piaccia, Fumetto d'Autore, pur con voce critica e un po' inculenta (aggettivo reggiano che non credo serva tradurre), è stato l'unico sito d'informazione fumettistica a riportare puntualmente quello che succedeva intorno a questo evento (e quindi, come scrive Bottero, contribuendo a tenerlo al centro dell'attenzione del mondo del fumetto on-line). Dove stavano tutti gli altri? Probabilmente a guardare Happy Days in tv.
- si è partiti con delle premesse (labili, va detto, ma comunque vitali) e, a leggere il programma della tavola rotonda, sembra che si andrà a parare dalle parti del finale di 8 e 1/2 di Fellini: tutti in scena (tranne distributori ed editori che però, se vogliono, possono partecipare. Come? Alzando la mano e parlando dalla platea? Mmm...)
- 3 ore per tutta quella gente? Rischia di diventare una puntata lunga de "La sai l'ultima".
- Milazzo, l'avv. Pellegrino e Toninelli li avrei rimandati a una seconda data del tour (guadagnando così 30 minuti per gli altri relatori)
- l'appunto di Bottero su AFUI non fa una piega (pur essendo il proverbiale segreto di Pulcinella, AFUI non rivela le sue cifre, quindi ve le rivelo io: come iscritti non raggiungono il 10% delle fumetterie. Liberi di smentirmi, se volete)
- trovo un po' limitativo che le ipotesi di mercato siano rappresentate dalla rivista Pic-nic e dalla sua seppur interessante idea editoriale.
Posso dire la mia da uomo di sinistra un po' naif?
Ma, benedetti giovini (VECCHIO uomo di sinistra un po' naif) che avete organizzato questa tavola rotonda, ma perché quelle tre ore lucchesi non ve le siete prese per urlare al cielo che ne avete le palle piene di questo e di quello e pure di quell'altro, cioè dando una forma concreta a tutto quello che è stato scritto on-line in tutti questi mesi?
Urlare. Così: AAAAAAARGHHHH!!!!! Per tre ore. Come una grande performance lucchese.
Perché tutta questa volontà a rientrare nei ranghi ancora prima che arrivi qualcuno a dirvi di farlo?
Avevate l'occasione per mettere in piedi qualcosa di vivo, di vitale, di dimostrare con i fatti che qualcosa di nuovo può nascere anche quando non si sa bene ancora cosa questo qualcosa sia. Di andare a verificare se un laboratorio per un'idea futura di editoria che comprendesse anche voi fosse ancora possibile.
E invece?
Invece ve ne venite fuori con questa scaletta che voi stessi, se anni fa l'aveste letta su un programma lucchese, l'avreste evitata come la morte. Roba da uno che che c'ha il fisico da lanciatore di coriandoli, non da uno che cercano di soffocarlo e lui non vuole morire.
Praticamente vi riunite per sancire che per tanti motivi non c'è più un futuro perché probabilmente qualcuno se l'è bellamente fottuto (analisi da cui poi, magari, avendo altre 3 ore, forse sarà possibile tirare fuori una sintesi): cazzo, concedetevi di essere un po' punk!
Per una volta provate a vedere che cosa succede rovesciando il tavolo invece di mettervi in fila per prendere la matita e il metro di carta dell'Ikea!
Come scrissi QUI, la mia fiducia nell'iniziativa l'ho riposta a priori e continuo a credere che, se da quelle 3 ore di confronto ne verrà fuori qualcosa, questo qualcosa lo si potrà giudicare solo dopo.
Però, nonostante ciò, qualcosina in più dal programma vi confesso che me l'aspettavo.
ps (x Giorgio): se proprio vuoi citare questo mio pezzo a supporto dell'idea tua e di Fumetto d'Autore che gli Stati Generali del Fumetto non servono a un cazzo e, alla fine, sono solo un pretesto per sfanculare le piccole case editrici come Cagliostro Press e Bottero Edizioni, potresti intitolare il pezzo "Andrea Ciccarelli si fa trapiantare un terzo gomito e, dalla sua casa di Montecarlo comprata coi soldi di Panini, lo mostra sul web in diretta planetaria. E poi, visto che è lì, parla anche degli Stati Generali del fumetto a Lucca"?
ps2: Vittorio Fabi è un coglionazzo, ma questo posso dirglielo solo io e pochi altri che gli vogliamo bene e che abbiamo assistito a diatribe fumettistico-culturali con protagonista Vittorio che voi umani non potete nemmeno immaginare. Per cui tutti gli altri, Di Virgilio compreso, alzarsi e pedalare.
Tanno (saldaPress, 2024)
2 giorni fa
Di Virgilio mi ha dato del coglionazzo? O_o
RispondiEliminaDevo essermelo perso.
Non a te nello specifico. A Fd'A con cui collabori (proprietà transitiva).
RispondiEliminaHo visto or ora. Nulla di che, ma grazie davvero per la difesa. <3
RispondiEliminaNon era una difesa. Tu sei un coglionazzo. Ma ti si vuole bene lo stesso.
RispondiEliminaVabbè… concordo che è poca cosa, ma stiamo parlando di una tavola rotonda per cominciare a parlare di alcuni problemi. Questa cosa degli Stati Generali non so bene chi l'abbia tirata fuori.
RispondiEliminaContinuo a non capire. Tanto accanimento e poi nessuno che abbia voluto/saputo fare niente in questi anni.
Intanto al povero Claudio stanno arrivando brutte email (anche se non ho capito bene a chi si potrebbe dare fastidio).
Per quello che mi riguarda, il problema non è tanto che sia poca cosa ma che, almeno sulla carta, sia poco diversa dal nulla che, come giustamente dici tu, si è fatto in questi anni.
RispondiEliminaA me sembra tutto troppo "pettinato" per dare voce a quel tracollo su, in diversa misura, cui stiamo tutti sopra.
Bottero può stare sulla palle, ma le osservazioni che fa sulla base di quello che sta scritto sul programma della tavola rotonda, secondo me sono assolutamente condivisibili. E, senza alcun accanimento, è quello che mi pare di aver scritto qui sopra.
Aspettiamo che si faccia...io ho un'idea ben precisa di come si muoverà il tutto, e vi garantisco che non sarà per niente pettinato.
RispondiElimina: )
Aggiungo, che vedo quest'incontro come l'inizio di qualcosa. Sarà il primo incontro, se sulla base di quest'incontro ci sarà un interesse concreto fra gli autori per un cambiamento allora bene, altrimenti... non servirà a niente tutto questo.
RispondiEliminaè chiaro che la rete facilita il dibattito... sul dibattito. lo prendo come un segnale di attenzione, un'esigenza di qualità e tante osservazioni possono essere utili. però mi sembra molto grave che arrivino a claudio delle mail offensive. si è andati un po' oltre...
RispondiEliminaBhè che dire... Andrea hai mosso in maniera diversa le mie perplessità. Ed è proprio E' anche vero comunque bisogna farla questa tavola rotonda, spero soltanto vivamente che non finisca così.....:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=x2UI0sPluwA
E chissà forse il responsabile o la causa si trova. EHEHEHEHHEHEHE
Dai un pò di ironia :)
Non si è andati oltre invece quando Di Virgilio ci ha dato dei "coglionazzi", vero Michele?
RispondiEliminaMa, secondo voi, se tenessimo da parte la riflessione sulle mail offensive (che si commentano da sé) e la condanna delle opinioni inarticolate di Di Virgilio (che anch'esse si commentano da sé), la qualità del dibattito non ne gioverebbe?
RispondiEliminacagliosto: scrivere che io mi sarei lamentato perchè devo parlare gratis, senza gettone di presenza, ti qualifica ancora una volta per quello che sei. con il tuo avatar è impossibile avere un dialogo.
RispondiEliminaandrea. per quanto mi riguarda sono più volte intervenuto. in diversi siamo più volte intervenuti. il dibattito c'è stato. frastagliato, plurale, disorganico, ma c'è stato eccome.
questa della tavola rotonda è un'iniziativa privata di alcuni che hanno voluto organizzare una via di mezzo tra una riunione di settore ed un convegno: da qui le mie critiche. critiche leali perché le avevo già anticipate di persona, in rete e cmq non faccio mancare il mio sostegno.
i problemi degli autori sono connessi alla loro professione e rientrano nei più ampi problemi del fumetto. se gli autori cominciano a confrontarsi tra loro e a tenere un dialogo permanente, forse potrebbe essere un bene per tutti. o no?
"i problemi degli autori sono connessi alla loro professione e rientrano nei più ampi problemi del fumetto. se gli autori cominciano a confrontarsi tra loro e a tenere un dialogo permanente, forse potrebbe essere un bene per tutti. o no?"
RispondiEliminaEsattamente Michele. E, in base a questo, do zero valore alle mail offensive e alle opinioni come quelle di Di Virgilio.
una considerazione sul titolo: forse l'enfasi creatasi in rete ha ingigantito tutti i risvolti della questione che, certo può interessare tanti, ma che al momento non può certo riconoscere e accertare l'esistenza di un movimento diffuso... quindi non c'è nessuno che vuole fare una rivoluzione. né tanto meno è convinto di avere in mano chissà che cosa (l'ironia dei coriandoli). forse, a pensarci bene, proprio il potere illusorio di internet ha influito sul tipo di organizzazione della giornata. e contribuisce a creare attorno alla riunione un clima sbagliato.
RispondiEliminagli autori devono riunirsi, capire come stanno le cose e ragionare.
in questo dibattito non c'è una vera controparte. perché anche l'editoria fumettistica non è qualificabile come un qualunque datore classico di lavoro. gli autori devono aiutarsi reciprocamente per fare meglio il loro lavoro o essere più liberi intellettualmente di creare. accanto al discorso professionale, c'è anche quello creativo, non meno importante.
quindi andrea?
RispondiEliminaQuindi cosa?
RispondiEliminaQualcuno "va oltre" mandando mail offensive a Stassi? Non mi interessa.
Qualcun altro dice, che chi va veramente oltre è chi da del coglionazzo a Fd'A? Nemmeno questo mi interessa.
Entrambe le cose (e le posizioni) sono assolutamente irrilevanti ai fini di un dibattito (e, come scritto, si commentano da sole). Quindi, per me, se le eliminassimo dalla discussione, la qualità della discussione ne gioverebbe alquanto.
siamo già d'accordo. proseguiamo. anzi stiamo già proseguendo...
RispondiEliminail "quindi" è un invito a proseguire.
usciamo dall'acquitrino della "piccola rete che si crede importante": come ho scritto nel mio post http://sonoioche.blogspot.com/2010/10/la-tavola-rotonda-degli-autori-di.html , la questione centrale riguarda le opere prodotte dagli autori. le dinamiche commerciali e contrattuali sono importanti ma sono una conseguenza di una produzione complessiva non adeguata come livello artistico e narrativo. così come è una conseguenza la considerazione non ancora adeguata che il fumetto riscuote in generale.
la principale controparte degli autori sono gli autori stessi.
Non si può parlare con il mio avatar? Ma di che cianci, mio caro dipendente comunale?
RispondiEliminaNon capisco perchè rispondi qui a cose che dico da altre parti. Mah...
Comunque potrebbe essere un risvolto interessante del dibattito.
Lo hai detto tu, per tornare al dibattito, sono parole tue, che preferivi un istituzione che pagasse un gettone di presenza ai relatori, siccome sei un relatore, ne consegue che preferivi essere pagato per parlare, cioè ti stai lamentando che stai parlando da una parte dove non ti pagano...
Insomma vuoi aiutare gli autori ma era meglio se per aiutarli gli autori ti avessero pure pagato...
"piaccia o non piaccia, Fumetto d'Autore, pur con voce critica e un po' inculenta (aggettivo reggiano che non credo serva tradurre), è stato l'unico sito d'informazione fumettistica a riportare puntualmente quello che succedeva intorno a questo evento"
RispondiEliminaSu House of Mystery sono stati pubblicati questi articoli:
Tavola rotonda degli autori di fumetti a Lucca.
Una Tavola Rotonda-Autori a confronto al Museo del Fumetto di Lucca.
Panini e Bonelli non investono nel fumetto italiano?
Associazione culturale ProGlo: copie vendute e pagamento degli autori.
Non cerco un editore che mi vuole bene, cerco un editore che mi paghi.
Come funziona l'Associazione culturale Double Shot.
Quanto vendono i fumetti in Italia? L'esperienza di Edizioni Arcadia.
Chi supervisiona i supervisori?
Forse ce ne sono altri che al momento mi sfuggono.
Non vedo perché prendersela con i siti di informazione per queste sciocchezze. Questa estate l'organizzatore ha detto di non rompere le scatole perché doveva andare in spiaggia e fino a pochi giorni fa non si sapeva chi avrebbe partecipato.
Mi pare molto più grave che nessuno (siti di informazione e autori dietro al convegno) parli della vicenda di Maconi.
le "deduzioni" dell'utente che si firma contecagliostro sono puramente fantasiose, inutilmente beffarde e profondamente offensive, degne di tutte le sue precedenti. il solito contributo alla creazione del "clima giusto".
RispondiEliminamai avuto problemi ad intervenire gratuitamente ad incontri o iniziative analoghe.
ho contrapposto la situazione di fatto della tavola rotonda con quella ideale di un convegno organizzato come si deve, da un'istituzione in grado di fare quello che si fa per un convegno, gettone di presenza compreso, o almeno rimborso spese, perché un vero convegno implica una preparazione ed una disponibilità di tempo, e di trasferimento in altra località. è ovvio che questa non è né una rimostranza (saremo già tutti a Lucca...) né un'autocandidatura.
sono sempre andato ad ascoltare convegni dove non ero relatore con grande piacere.
ha fatto bene luigi a postare qui i link, a conferma di quello che scrivevo sopra.
sul "caso" maconi, io ne sono venuto a conoscenza pochi giorni fa. a questo punto attendo che qualcuno faccia informazione vera facendo la cosa più ovvia, naturale e conseguente del mondo: intervistare l'autore e l'editore o chiedere un comunicato in merito. chi riuscirà a compiere questo sforzo mostruoso o ci si deve ridurre a commentare "testimonianze" di terzi? o gli interessati sono irreperibili o non vogliono dire nulla?
Va bene, Michele, le scuse sono come le palle, ognuno ha le sue.
RispondiEliminaRisulta dal tuo blog (e da testimonianza varie) che tu eri s Treviso nel 2009. Non hai assistito alla conferenza BeccoGiallo?
Non hai sentito in loco di quello che era successo durante?
Guarda che nel pezzo, in un italiano corretto, è spiegato che io ho parlato direttamente con Maconi. Quindi quello che viene riportato è un discorso indiretto di una intervista diretta.
Chi sono quindi i terzi da cui si sarebbe appreso la notizia?
Vuoi spiegarci come si fa informazione corretta e poi decodifichi incorrettamente le informazioni che ti vengono date?
"sul "caso" maconi, io ne sono venuto a conoscenza pochi giorni fa. a questo punto attendo che qualcuno faccia informazione vera facendo la cosa più ovvia, naturale e conseguente del mondo: intervistare l'autore e l'editore o chiedere un comunicato in merito. chi riuscirà a compiere questo sforzo mostruoso o ci si deve ridurre a commentare "testimonianze" di terzi? o gli interessati sono irreperibili o non vogliono dire nulla?sul "caso" maconi, io ne sono venuto a conoscenza pochi giorni fa. a questo punto attendo che qualcuno faccia informazione vera facendo la cosa più ovvia, naturale e conseguente del mondo: intervistare l'autore e l'editore o chiedere un comunicato in merito. chi riuscirà a compiere questo sforzo mostruoso o ci si deve ridurre a commentare "testimonianze" di terzi? o gli interessati sono irreperibili o non vogliono dire nulla?"
RispondiEliminanon capisco...
se leggo questo...
" Chiedo a Maconi come mai non ha mai denunciato sul web quanto successogli l’anno prima in conferenza.. Maconi, da buon friulano schietto e tosto, mi dice che lui le polemiche preferisce farle di presenza. Contnuiamo a parlare con Maconi che mi racconta un altro risvolto del suo rapporto con BeccoGiallo.
Maconi mi spiega che quando gli è arrivato il compenso per la vendita all’estero dei diritti dei suoi libri BeccoGiallo, la somma ricevuta dalla casa editrice era decurtata delle rese dei suoi libri italiani. Insomma oltre il danno la beffa. Ma se i libri erano andati esauriti e quindi ristampati - perché un successo editoriale - come fanno a decurtare all’autore gli invenduti che in teoria non dovrebbero nemmeno esistere? Curioso, vero?"
mi pare che non sia una voce di "terzi", ma una precisa dichiarazione fatta da maconi, in seguito a precise domande di chiarimento fatte allo stesso maconi.
voete sapere cosa credo? credo in realtà si sia deciso da parte di tutti di glissare sul caso maconi, perché ci si è resi conto che abbiamo scoperto qualcosa di "abbastanza" serio, e che si cerca di far passare l'idea che Fumetto d'Autore si sia inventato tutto. siccome non è così, e siccome non si è ion grado di dimostrarlo, si cerca di delegittimare Fumetto d'Autore, insinuando che la notizia riportata sia solo una "voce ascoltata da parte di terzi", invece di accettare il fatto che se abbiamo scritto quello che abbiamo scritto, l'abbiamo fatto DOPO aver parlato direttamente con Maconi.
oltretutto sono convinto che la gente non venga su Fumetto d'AUtore a commentare, per una precisa strategia, mirata ad "ignorare" Fumetto d'Autore, così da poter dire "Vedete? non ci sono commenti. non valgono un cazzo."
in sintesi
1- se abbiamo scritto del problema Maconi, l'abbiamo fatto DOPO aver parlato con lui, ed aver ricevuto il suo benestare a pubblicare le sue dichiarazioni.
2- nessuno è stato finora in grado di smentire cosa abbiamo detto e scritto
3- c'è una precisa strategia, da parte dei "postatori" più attivi del mondo del fumetto online italiano, mirata ad ignorare Fumetto d'AUtore, evitando accuratamente di venire sul sito e confrontarsi in quel luogo, con quello che scriviamo, mentre invece se ne parla altrove. Forse -mia illazione- per evitare il confronto.
se qualcuno è convinto che abbiamo mentito nel caso Maconi, inventandoci la notizia, abbia il coraggio di venire sul sto Fumetto d'Autore e lo dica chiaramente.
Alessandro Bottero
"sul "caso" maconi, io ne sono venuto a conoscenza pochi giorni fa. a questo punto attendo che qualcuno faccia informazione vera facendo la cosa più ovvia, naturale e conseguente del mondo: intervistare l'autore e l'editore o chiedere un comunicato in merito. chi riuscirà a compiere questo sforzo mostruoso o ci si deve ridurre a commentare "testimonianze" di terzi? "
RispondiEliminaleggendo questo non capisco
Se vado all'articolo di Fumetto d'AUtore trovo questo
"Chiedo a Maconi come mai non ha mai denunciato sul web quanto successogli l’anno prima in conferenza.. Maconi, da buon friulano schietto e tosto, mi dice che lui le polemiche preferisce farle di presenza. Contnuiamo a parlare con Maconi che mi racconta un altro risvolto del suo rapporto con BeccoGiallo.
Maconi mi spiega che quando gli è arrivato il compenso per la vendita all’estero dei diritti dei suoi libri BeccoGiallo, la somma ricevuta dalla casa editrice era decurtata delle rese dei suoi libri italiani. Insomma oltre il danno la beffa. Ma se i libri erano andati esauriti e quindi ristampati - perché un successo editoriale - come fanno a decurtare all’autore gli invenduti che in teoria non dovrebbero nemmeno esistere? "
ossia è chiaro come abbiamo PARLATO con Maconi, chiednedo a lui un commento e una chiarificazione rispetto alle voci che abbiamo sentito.
perché si continua a dire che sono "voci di terzi"? Maconi ha chiaramente parlato con noi, e noi abbiamo avuto da lui il benestare a riportare quanto ci ha detto.
perché non lo si vuole accettare?
Se qualcuno è convinto che abbiamo mentito, e ci siamo inventati la notizia, vengasu Fumetto d'autore e lo dica chiaramente.
nel commento del 16 ottobre, più sopra, facevo riferimento al dibattito nel suo insieme, considerando positivamente anche i pareri critici: un messaggio chiaro, inequivocabile e che riguardava tutti.
RispondiEliminanonostante ciò, un brano del mio blog viene riprodotto senza la mia autorizzazione e su di esso giorgio messina ci ricama su delle pure fantasie, peraltro contrarie a come mi sono mosso in ormai oltre 25 anni di presenza nel settore. dopo non ci si deve lamentare della propria reputazione...
inoltre diffido fumettodautore.com a citare brani dei miei scritti senza autorizzazione e invito a rimuovere il brano citato, utilizzato semplicemente per muovere l'ennesimo e ridicolo attacco alla mia persona.
infine, alessandro, è inutile che fai la parte dell'ingenuo. come direttore hai delle precise responsabilità per come vi siete mossi in questi mesi, cercando la lite e la denigrazione. altro che dibattito, altro che confronto delle idee.
che tristezza.
ps: a proposito: fumettodautore non è autorizzato a riprodurre questo commento.
ps2: le parole di maconi, non essendo frutto di un'intervista, sono riportate da un terzo: NON ERA UN'OFFESA! ma una pura e mera descrizione di come questa faccenda è stata riportata. attendo le dichiarazioni degli interessati raccolte da tutti quei siti che hanno come oggetto della loro attività l'informazione fumettistica. aspetto con molta curiosità perché la questione non è di poco conto.
essendo i blog luoghi di accesso pubblico, finché si riportano correttamente fonte ed autore, non è necessaria alcuna autorizzazione per citare testi tratti da siti, blog o forum.
RispondiEliminami spiace, ma è così.
a maggior ragione quando si citano all'interno di un articolo di un sito di informazione.
michele, tu puoi diffidare chi vuoi. ma la cosa non impedisce a nessuno di usare le cose che si scrivono in luogbhi pubblici, sempre fatto salvo il dovere di citare la fonte.
per cui evitiamo di drammatizzare i toni.
lo ripeto: non è necessaria nessuna autorizzazione da parte di chicchessia, per citare testi presenti su luoghi ad accesso pubblico, se si cita autore e fonte.
e la questione è chiusa.
oltretutto contesto che come fumetto d'autore abbiamo cercato la lite e la denigrazione.
non è vero.
la denigrazione, tipo "siete lo simbello del mondo del fumetto", l'ho vista portare avanti da altri. non da fumetto d'autore.
riguardo a maconi aspetto anche io che altri siti facciano il loro lavoro e si diano da fare. purtroppo finora non ho visto nessuno che si rimboccasse le maniche.
forse perché si preferisce calare un velo di silenzio sulla cosa?
Michele, Michele, parli delle reputazioni altrui e poi ti giochi 25 anni della tua (con tanto di laurea con tesi sul diritto d'autore...) con questi interventi?
RispondiEliminaMa che mi combini?
Dai. Facciamo finta che non volevi inficiare la nostra libertà di stampa e non volevi negare il nostro diritto cronaca e di critica.
Fai un lungo respiro, premi reset e ricominciamo.
Dicevamo? Ah si... il Caso Maconi.
Hai mai sentito parlare di riportare le fonti con discorso diretto? Equivale ad un intervista a tutti gli effetti.
Non hai risposto neanchhe alla mia domanda qualche post fa.
E' assodato che tu c'eri a Treviso 2009. Hai assistitio alla conferenza in oggetto? Possibile che anche se tu non vi abbia assistito nessuno ti abbia raccontato di come si era svolta?
Alessandro, tu, Giorgio e Fd'A potete citare quello che si scrive qui o altrove ma, da parte mia, ribadisco che le cose si possono fare in un modo o in un altro. Sul vostro (tuo, e di Giorgio) ribadisco quello che ho scritto nel post.
RispondiEliminaCicca, anche il tuo "come" spesso non mi trova concorde, ma se ti ricapiterà un altro caso Rivi, e penserò che sia giusto usare il mio "come" per difenderti da un torto ingiustamente subito, lo rifarò.
RispondiEliminaA ciascuno le sue tazze del the, che anche quella come le palle... ognuno ha le sue.
C'è chi le tazze ce la ha più grandi e chi ce la ha più piccole, e chi le tazze non ce le ha proprio perchè magari il the non gli piace nemmeno, ma nonostante ciò vorrebbe imporre a se stesso e agli altri quale tipo di the bere...
ps: anche tazze e bicchieri vanno di moda per ora.
pps: pensa se Berlusconi avesse detto ad un media di informazione che i suoi scritti pubblici non possono essere riprodotti senza autorizzazione...
Esatto Giorgio, a ognuno la sua tazza del the: e a me, come già detto, quella di Fd'A, spesso fa più che altro tenerezza. Vedo gente che si incazza con te e con Alessandro e, francamente, non lo capisco.
RispondiEliminaOgni due per tre tiri fuori che Michele Ginevra è un dipendente comunale, che Claudio Stassi vive in una casa a Barcellona.
Gia chiesto, ma richiedo: mi spieghi che problemi hai con il fatto che Michele lavora per un Comune o che Claudio vive in una casa a Barcellona?
Questi due fatti dovrebbero rendere quello che scrivono/dicono/propongono meno credibile?
Ho scritto una mail a Messina in cui mi scuso per l'uso di epiteti non proprio civili.
RispondiEliminaSe FdA avrà la bonta di pubblicarla (ho autorizzato Messina a farlo) dico la mia sul modo di fare informazione di FdA (in modo più che civile) e sull'incontro lucchese.
Credo che l'informazione sul fumetto in Italia sia troppo "morbida" e autoreferenziale, ma credo anche che ingenerare polemiche a ogni pié sospinto non sia la strada giusta.
Sono d'accordo che senza il mio insulto e senza mail minacciose il dibattito ne tragga giovamento, ma si dovrebbero eliminare anche tanti interventi fatti solo allo scopo di demolire a tutti i costi qualcosa d'importante.
Tutto qua.
Alessandro Di Virgilio
Dato che vedo che se ne discute molto qui e se a Andrea non dispiace (nel caso cancella pure l'intervento) metto un link al mio blog dove dico la mia sull'argomento:
RispondiEliminahttp://ilfarodelglifo.blogspot.com/2010/10/domenica-31-ottobre-2010-alle-ore-1700.html
Ciao a tutti!
il tuo intervento è anche sulla prode, coraggiosa e fantasmagorica fumettodautore.com. è diventata una notizia.
RispondiEliminanessuno sforzo, nessun impegno. si prendono le fatiche altrui, e voilà, il sito è bello che fatto! è citazione...
(aspetto un editoriale su questo commento, forza!)
Un sito costa 20 euro l'anno. Joomla è gratis. Il Centro ha 80.000 euro di introiti l'anno (fonte: il tuo presidente), avete volantari, ci sei tu che fai continue lezioni di giornalismo e di editoria a tutto e tutti.
RispondiEliminaMa perchè non lo apre il Centro tu un bel sito di informazione sul fumetto e ci mostrate in pratica a noi tutti come si fa a farne uno fatto bene, un faro che illumini finalmente l'informazione a fumetti sul web?
Allora mi sa che dovreste spendere qualcosa in più: il server di Fd'A è da stamattina che è giù.
RispondiEliminaSaranno le macumbe di Ginevra... :asd:
RispondiEliminaGentile signor Bottero,
RispondiEliminasarei curioso di capire la Sua fonte rispetto al copyright dei testi dei blog, che a Sua detta son liberamente ripubblicabili da chiunque solo citando la fonte. Glielo chiedo perché sbaglia. Anche Repubblica pubblica tanti articoli gratuitamente online, ma essi NON sono liberamente pubblicabili senza autorizzazione.
Qui
http://it.wikipedia.org/wiki/wikipedia:Copyright_testi
la cosa è spiegata per bene. Lei NON è libero di pubblicare quello che vuole solo perché lo ha trovato da qualche parte, altrimenti appena vedo Il Corriere in edicola lo fotocopio e son libero di diffonderlo gratis, perché "cito la fonte".
Sarei curioso di sapere in base a cosa fa queste affermazioni sbagliate, se ha qualche link da farci leggere a riguardo, e spero comunque di essere stato utile a qualcuno degli autori da lei copiati senza permesso per convincerLa a ritirare i testi da lei ingiustificatamente riprodotti.
Saluti.
Magari Bottero intendeva testi citati. No?
RispondiEliminaQuello che intende il signor bottero non ci è dato saperlo. Posso valutare solo ciò che scrive. E quello che ha scritto, sia qui che sul suo sito, è sbagliato.
RispondiEliminaPoi chiaro che, lungi da me difendere strumenti arcaici come il copyright, il problema si dà di fronte ad una esplicita dichiarazione di "non autorizzazione" a pubblicare contenuti propri, come dichiarata dal signor Ginevra.
Nel mondo civile per queste cose basterebbe un po' di sana educazione.
Ma visti i soggetti in campo forse è meglio precisare alcune fandonie a tema legale che vengono sparate come sentenze per poi accorgersi che son corbellerie.
Saluti.
MI faccia capire meglio, Sig. Anonimo.
RispondiEliminaSe lei in fondo al suo commento pubblicato qui (immaginiamo in modo non anonimo) avesse scritto "non autorizzo a pubblicarlo" (o quello che ha scritto Michele) e se io ne avessi prese 5 righe e poi le avessi pubblicate da qualche altra parte (tipo su un altro blog) dicendo che le avevo prese da un suo commento qui, avrei violato il copyright (o cmq commesso un illecito)?
Sta dicendo questo?
No. Mi riferisco al fatto che un buon 70% del sito in oggetto è costituito da articoli non scritti dalla redazione di quel sito. Le Rovescio la questione: se io faccio un articolo, come molti Che vedo là, composto all'80% da parole altrui e magari un mio striminzito commento...spesso offensivo verso l'autore tra l'altro, Sono "proprietario" di quello che ho scritto? Perchè parliamo di gente sempre pronta a vantarsi del numero di news che pubblica ma a ben vedere quante ne hanno scritte di proprio pugno?
RispondiEliminaCmq ribadisco la mia risposta: no.
Ma il sig bottero non ha scritto quello che lei sta correttamente affermando.
Saluti.
Cicca, ma rispondi pure ad un anonimo che confonde il copyright con il diritto di cronaca e la citazione di testi e fonti?
RispondiEliminaChe ci vuoi fare Giorgio? Sono un padrone di casa cortese e, come vedi, rispondo a tutti.
RispondiEliminaSignor conte, pure lei finchè si firma così agli atti è un "anonimo". Io mica la conosco, ed il suo soprannome potrebbe non dirmi niente.
RispondiEliminaCmq la confusione cui si riferisce è data da quanto scritto dal suo direttore editoriale, l'italiano non è ancora un'opinione.
Detto questo,
I miei saluti a lei e al padrone di casa.
Bravo, il tuo blog sta diventata la posta del cuore di Fd'A. Questo si che è risveglio sociale!
RispondiEliminaBeh, finché passa gente che pone delle domande in modo civile, io non ci vedo niente di male.
RispondiEliminaPoi, come si dice, domandare è lecito, rispondere è cortesia.
Ed ecco la prova. Non bastano i refusi su titoli e contenuti dei vostri articoli: anche scrivere tre righe in italiano corretto è un grosso problema per voi. Il suo commento mi dimostra che son troppo puntiglioso: inutile pretendere un Italiano corretto da chi non ne ha il controllo.
RispondiEliminaAvete ragione: il sig bottero non ha sbagliato, si è solo espresso male. Che incredibile dramma quello di una persona che vorrebbe dire cose intelligenti ma il linguaggio non glielo consente e viene continuamente mal interpretato.
Davvero, avete tutta la mia solidarietà, dev'essere orribile vivere così.
Saluti.
Ipse dixit... la messa è finita andate in pace, figlioli, tutti i vostri peccati vi sono rimessi.
RispondiEliminaGiorgio, ti lascio direttamente le chiavi del blog e chiudi tu quando hai finito?
RispondiElimina