venerdì 3 settembre 2010

Assemblea permanente?

È l'argomento degli ultimi mesi nella blogosfera del fumetto italiano: la tavola rotonda che si svolgerà a Lucca durante la prossima Lucca Comics & Games e in cui si cercherà di fare il punto della situazione sullo stato del fumetto in Italia dal punto di vista dei rapporti tra autori-sistema editoriale.

Se ne è fatto promotore Claudio Stassi il quale, insieme ad un manipolo di suoi colleghi autori (tra cui il qui spesso citato Michele Petrucci che, col suo blog, ha portato avanti la riflessione on-line), ha proposto l'idea di questa tavola rotonda che, come sempre, ad alcuni piace e ad altri no (e questi ultimi io proprio non li capisco e soprattutto non capisco il loro accanimento a voler dimostrare a priori la fallimentarietà dell'iniziativa e, quindi, a sfancularla. Mah…)

Porterà a qualcosa questa tavola rotonda? Chi lo sa?
Io intanto registro che un momento di confronto che esca dagli schermi dei computer e permetta alle persone di incontrarsi, di parlare della propria situazione e di ascoltare quella altrui è sempre qualcosa di positivo.
Anzi: quello che invece registro come dato assolutamente negativo è che, in un momento simile, sembra che siano solo gli autori a sentire l'esigenza di incontrarsi e di confrontarsi, mentre il resto del sistema editoriale (editori di varia grandezza, distributori e librai) non dimostra alcuna volontà di fare insieme il punto di una situazione imprenditoriale ogni giorno più difficile da gestire.

Comunque sia, io plaudo l'iniziativa di Stassi & co e, come unico piccolo contributo ad essa (oltre all'argomento già introdotto QUI che continuo a ritenere centrale per provare a capire alcuni dei motivi che stanno dietro all'attuale crisi), propongo di trasformare la tavola rotonda (davvero troppo "piccola" per anche solo tentare di contenere la massa di contributi che vi si riverseranno) in un'assemblea permanente che copra tutti e 4 i giorni della manifestazione lucchese (e magari, da lì, si faccia davvero "permanente" diventando itinerante attraverso le varie manifestazioni).

"Assemblea permanente" sembra una parola d'altri tempi (e chiaramente lo è) ma cosa c'è di male a recuperare qualcosa che, in passato, è stato utile a raggiungere certi obiettivi?
Credo che da qualcosa del genere potrebbe uscire un'analisi approfondita su ciò che sta succedendo nel mercato del fumetto italiano e magari anche qualche idea più strutturata per affrontare la situazione attuale.
Non so se sarebbe qualcosa di rivoluzionario o di "appetibile" per i media (in certe cose i "dipende" sono d'obbligo, mentre "sicuramente" le "memorie storiche" del fumetto italiano saranno già pronte a dire che esperienze simili sono già state tentate senza alcun risultato) ma so che sarebbe bello per dare senso al lavoro che ognuno che si muove nel mercato editoriale fa e, cosa non di minore importanza, per recuperare un aspetto che TUTTE le fiere di fumetto italiano hanno perduto in nome di un pensiero "bancarellaro" pressoché dominante.

Quattro giorni di discussione e confronto senza limiti di tempo e di luogo sarebbe davvero qualcosa di vitale per il fumetto, il segno che gli autori si incontrano a Lucca perché consci del fatto che, in questo momento, confrontarsi sulla situazione del proprio lavoro è la cosa centrale, la PRIMA cosa da fare.
E se una cosa è primaria e centrale per te (e soprattutto è complessa da affrontare), allora fai quella.
Niente dediche, disegnini, noiose e inutile presentazioni nei luoghi canonici della fiera (qualcuno parlava di un'impossibilità dello sciopero per gli autori di fumetto? Eccolo, è questo).

Un'assemblea permanente degli autori che ponga di nuovo gli autori al centro di tutti i discorsi sul fumetto: a una Lucca del genere credo che, dopo tanto tempo, mi interesserebbe partecipare.

(consiglio a margine a Claudio Stassi & co.: trovate quanto prima un NOME ed un LOGO per la vostra iniziativa)

12 commenti:

  1. Grazie Andrea per l'appoggio.Ovviamente spero di vederti all'incontro.
    La tua idea di estendere la cosa a tutti e 4 i giorni è interessante, ma io posso occuparmi di un incontro, certo sarebbe bello se gli editori si unissero per fare un punto della situazione e magari lavorare per migliorare le cose.
    Sarebbe bello avere anche un incontro costruttivo tra i distributori e le fumetterie...
    Ma io posso occuparmi di quello che conosco bene, il punto dell'autore.
    La palla che hai lanciato spero vivamente che venga raccolta da qualcuno.... sarebbe un'ottima cosa.

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  2. (DA MICHELE PETRUCCI che ha problemi a commentare qui sul blog)

    "Concordo. Le questioni da affrontare sarebbero tante, compresa la funzione della fiera stessa. Forse permanente sarà troppo complessa da gestire ma che duri per i 4 giorni sarebbe interessante, magari tutti i giorni chi può si ritrova alla stessa ora nelle sale del MUF.
    Certo, spero che Claudio e Luca riescano ad organizzare il tutto con un (magari sottile) filo conduttore in modo da esporre le problematiche.
    Nessuno è così ingenuo da pensare che si risolveranno magicamente i problemi ma sono convinto come te che si tratti di un bel passo.
    Nome e logo… Claudio?"

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  3. Se può essere utile il modesto apporto di un ancor più modesto lettore (così non vi si può accusare di discutere solo tra voi), io all'assemblea permanente ci verrei.

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  4. Modesto lettore??!
    Ma tu Swiffo appartieni alla categoria dei "grandi acquirenti"!
    L'attuale mercato SI REGGE su quelli come te.

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  5. Ecco perchè il mio fumettaro mi fa sempre le feste, quando entro in negozio...
    E io che pensavo di essergli simpatico.

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  6. Non sei un bell'uomo: avresti dovuto notare che è anche eccitato sessualmente ogni volta che entri nel suo negozio.

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  7. proposta che potrebbe avere risvolti concreti, oltre che romantici. ma se non sono gli autori a pensarla e realizzarla...

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  8. Non per contraddire, ma i librai hanno un punto di riferimento preciso in cui fanno "il punto della situazione" e discuscutono e si muovono, giorno per giorno, da anni. Senza aspettare Lucca Comics e Games 2010.

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  9. "Anzi: quello che invece registro come dato assolutamente negativo è che, in un momento simile, sembra che siano solo gli autori a sentire l'esigenza di incontrarsi e di confrontarsi, mentre il resto del sistema editoriale (editori di varia grandezza, distributori e librai) non dimostra alcuna volontà di fare insieme il punto di una situazione imprenditoriale ogni giorno più difficile da gestire."

    Sei un po' ingenuo, vero?

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