Intervistato dal prestigioso rotocalco Vanity Fair, also sprach Renzo Bossi:
"Nella vita penso si debba provare tutto tranne due cose: i culattoni e la droga".
Il che, per ricordare le celebri parole di una mia amica ai tempi dell'ISIA, non mi pare escluda, che so?, farsi fare la cacca sulla pancia.
Vai Renzo!
Tanno (saldaPress, 2024)
1 giorno fa
Ieri sera Castelli, nel corso di Ballarò, ridacchiava perchè un cervello fuggito negli USA tanti anni fa era dentro un economista '' con l'orecchino''. Ho visto poco altro dello show di Olsen-travestito-da-Kent Floris, ma è stato come uno di quei biscotti di marca Proust: i leghisti di vecchio e nuovo conio sono come i vicini di mia nonna, in brianza, nei seventies, per cui una 127 verde pisello, quel pezzo di Pupo in cui i jeans che fanno male sono solo un'altra scusa per fare l'amore e la michetta fresca dal prestinaio ( sorta di drugstore ) erano coordinate sufficienti a tenere la barca diritta. Una vita semplice e semplificata in cui erano esotiche anche le mie copie di Devil Gigante ed i cliffhangers di Saturnino Farandola su Raiuno.
RispondiEliminaForse l'elettore moderato in camicia verde - lo dico senza nessun intento sarcastico - è un malato di nostalgia ( con tante scuse a Renato Zero).
Mi piacerebbe tanto essere il tizio di Vanity Fair che legge tutti gli articoli, cronometrandosi, per indicare il tempo di cottura ai fruitori. Credo sia il lavoro simbolo di questi giorni. Ho anche inviato una lettera alla rivista, proponendo di indicare anche i tempi di digestione ( quanto occorre per sedimentare la notizia che alla mamma della Murino piace Daniel Craig?) e mi è stato risposto che il primo ruttino arriva quando la rivista è l'ultima di una pila sul tavolino nell'anticamera di un pediatra. Non so quanto occorra per metabolizzare il pezzo su Bossi jr.
Darei, però, la mia copia di Martini vs Galactus ( Luttazzi/Paul Grist. Edizioni Paoline ) per leggere un graphic novel, sequel dei Promessi Sposi, in cui Renzo lascia Lucia e la nidiata di pargoli per lavorare come Bravo da sbarco al soldo di un signorotto locale, ultimo baluardo contro i barbari. Conan ripieno di polenta taragna. Testi di Castelli ( è un nome che funziona nel comicdom ) disegni di Giorgio Trevisan ( un tratto che crea un'atmosfera, un cognome suggestivo per il lettore target ).
Potrebbe pubblicarlo Saldapress ora che Casanova è passato sotto il marchio Icon della Marvel Comics. Notizia che ho raccolto in rete stamane ( tempo di lettura 10 sec. )
Tu giri il proverbiale dito nell'altrettanto proverbiale piaga, caro il mio Crepascolo. Ma non è detta l'ultima…
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