È tempo di prendere coscienza che, a ognuno di noi, l'universo rivela in un preciso istante che siamo tutti a bordo di un'auto che sta caracollando in discesa verso il precipizio. E l'autista è in coma etilico.
Il mio è stato anni fa, quando un manager che guadagnava al mese 15 volte più di me, mi mostrò con grande serietà degli skateboard per le dita; mi disse che di lì a poco la ditta per cui lavorava selezionando idee in giro per il mondo, avrebbe investito un sacco di soldi su questa che lui definiva un'invenzione geniale.
Per cui oggi, guardando il boom dei braccialetti elastici in edicola, come faccio a provare stupore?
Tanno (saldaPress, 2024)
1 giorno fa
Infatti mi pare di aver visto su una rete Mediaset della gente che le reclamizzava… e di aver pensato più o meno la stessa cosa… ma se funzionasse l'idea ci sarebbero tante grande idee da sfruttare. come la bici per dita, o l'auto per dita. Tutto un mondo su misura per dita! ;)
RispondiEliminaCaracollando è una delle mie parole preferite. Quando lavoravo come correttore di bozze per El Vibora - il mio papà è di Rovigo e nessuno ha mai sospettato che non parlassi spagnolo - ho preteso che il cartoonist Tony Banderas creasse una striscia su Caracol, una lumaca antromorfa mutante e viglante che, in teoria, doveva essere la risposta iberica alle Tartarughe ninja americane. Stendo un velo pietoso sul responso dei lettori - Tony non la prese bene e fece tanti coriandoli della ns historieta che lanciò dalla finestra sulla testa di un ns collaboratore occasionale e dipendente della Spagna Telefonica destinato ad altro: Pedro Almodovar. Il tizio - che allora sembrava Malgioglio travestito da Maradona - arrivò furibondo davanti alla scrivania del futuro signor Griffith, ma cambiò espressione mentre contemplava il disegnatore. Pedro produsse e diresse un corto sul Lumacone, la ''sua'' attrice picassiana nel ruolo della dark lady, ma lo vide solo il fans club madrileno di Marco Ferreri. Peccato.
RispondiEliminaragazzi siete straindietro!
RispondiEliminaIl fingerboarding è una disciplina che c'è dagli anni 90...
Esiste anche la breakdance con le dita.
http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoid=9929430
e io che sono yango mi fanno impazzire entrambe le cose!
E infatti proprio negli anni '90 ne ebbi notizia. Da allora rabbrividisco.
RispondiEliminaC'è da chiedersi perché tanta gente sappia benissimo che i fumetti non vendono e, ciononostante, decida di fare l'editore/sceneggiatore/disegnatore.
RispondiEliminaPer poi lamentarsi che la gente non li compra. Per poi dare la colpa alla scuola, al governo, alla religione, al fascismo, alla televisione...
Per poi dire che siamo a bordo di un'auto guidata da un autista in coma etilico, perché i bambini si riempiono i polsi di braccialetti colorati e non lo zaino di... Che so io... Fumetti di zombi?
Elastici deformati venduti a quanto? Dai anonimo, vatti a fare un giro.
RispondiEliminaSi ma nessuno ha apprezzato la breakdance?
RispondiEliminaSe ci fosse più breakdance ci sarebbero meno anonimi.
L'avevo già vista su Italia 1, in uno dei loro programmi messi insieme grabbando alla disperata dal web. E ho detto tutto.
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