Spiego meglio il mio pensiero, se ci riesco. Il problema del Comicon discende,a mio parere, dal fatto che gli organizzatori hanno voluto creare una vera e propria frattura tra le due anime del fumetto e della manifestazione: quella più "elevata" e " nobile" e quella più "popolare" e " bassa" (chiedo scusa per l'approssimazione con cui mi esprimo). Questa volontà emerge chiaramente dalla scelta dei due luoghi in cui collocare i due poli del Comicon, luoghi che (io che sono di Napoli) posso garantire non sono facilmente raggiungibili in tempi ragionevoli. Perchè la convinvenza tra "alto" e "basso"non dovrebbe essere positiva? Per quel che ricordo prima della decisione di articolare la mostra in due siti diversi ciò cha mancava ero solo lo spazio. Da qui a scindere i due aspetti del fumetto ce ne corre. Perseverare in tale scelta non potrà che portare a un progressivo isolamento delle due anime della manifestazione. Infine, il paragone politico non mi sembra attinente perchè nel PD si è cercato e si cerca di far confluire fenomeni diversi, mentre nel caso del fumetto si tratta di tenere insieme due aspetti dello stesos fenomeno. Alla base delle mostre, delle interviste, del mercatino, dei copslay ecc c'è la stessa cosa: la passione e l'amore per il fumetto. Non c'è nulla piu bello,sempre a mio parere, delle contaminazioni e delle interferenze tra le cose. Saluti
Senza il divertimento, la carnevalata, la partecipazione, il gioco dei fan, la maggior parte del fumetto muore e allora le stronzate artistiche sul tipo di pennello e di matita con la musichetta da pubblicità Apple avranno ancora meno senso.
Devono convivere.
RispondiEliminaO muoiono entrambi.
Concordo con anonimo.
RispondiEliminaSaluti
Questa convivenza forzata che dite voi a me sembra un principio molto simile a quello su cui è stato costruito il progetto fallimentare del PD.
RispondiEliminapoesse, ma se deve provà
RispondiEliminaSpiego meglio il mio pensiero, se ci riesco.
RispondiEliminaIl problema del Comicon discende,a mio parere, dal fatto che gli organizzatori hanno voluto creare una vera e propria frattura tra le due anime del fumetto e della manifestazione: quella più "elevata" e " nobile" e quella più "popolare" e " bassa" (chiedo scusa per l'approssimazione con cui mi esprimo).
Questa volontà emerge chiaramente dalla scelta dei due luoghi in cui collocare i due poli del Comicon, luoghi che (io che sono di Napoli) posso garantire non sono facilmente raggiungibili in tempi ragionevoli.
Perchè la convinvenza tra "alto" e "basso"non dovrebbe essere positiva?
Per quel che ricordo prima della decisione di articolare la mostra in due siti diversi ciò cha mancava ero solo lo spazio.
Da qui a scindere i due aspetti del fumetto ce ne corre. Perseverare in tale scelta non potrà che portare a un progressivo isolamento delle due anime della manifestazione.
Infine, il paragone politico non mi sembra attinente perchè nel PD si è cercato e si cerca di far confluire fenomeni diversi, mentre nel caso del fumetto si tratta di tenere insieme due aspetti dello stesos fenomeno.
Alla base delle mostre, delle interviste, del mercatino, dei copslay ecc c'è la stessa cosa: la passione e l'amore per il fumetto.
Non c'è nulla piu bello,sempre a mio parere, delle contaminazioni e delle interferenze tra le cose.
Saluti
Senza il divertimento, la carnevalata, la partecipazione, il gioco dei fan, la maggior parte del fumetto muore e allora le stronzate artistiche sul tipo di pennello e di matita con la musichetta da pubblicità Apple avranno ancora meno senso.
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