Stanotte ho sognato che ero al Comicon di Napoli.
Dolly indietro a inquadrare frontalmente Igort che passeggia per le sale di pietra di Castel Sant'Elmo. Intorno a lui le persone si fanno evanescenti e, una dopo l'altra, scompaiono.
Le proiezioni nell'auditorium vanno avanti, alle pareti ci sono ancora appese le tavole e gli stand sono ancora lì. Ma dentro non c'è più nessuno.
Alla fine resta solo Igort. E Baru con gli occhiali che disegna sui libri.
Non ho capito se era un sogno di qualcosa che lì finiva o di qualcosa che da lì iniziava.
Tanno (saldaPress, 2024)
2 giorni fa
A scanso di equivoci lo sottolineo: non è un post di critica al Comicon di quest'anno. È un sogno vero di stanotte.
RispondiEliminaHai un subconscio critico.
RispondiEliminaQuello nella foto non può essere il Castel Sant'Elmo durante il Comicon. C'è troppa gente in quella foto.
RispondiEliminaDiciamo la verità: scegliere di destinare al Comicon due luoghi diversi e fisicamente piuttosto difficili da raggiungere velocemente si è rivelato un flop.
RispondiEliminaPenso che gli organizzatori debbano riconoscere l'errore e fare marcia indietro,
Io rivoglio la mostra fracassona dove un cinquantenne, come il sottoscritto, incrociava quindicenni cosplay, dove le mostre si alternavano al mercatino, dove nei corridoi non si riusciva a passare tanta era la calca.
E sto parlando di tre anni fa, se non sbaglio.
Speriamo in un cambiamento, perchè credo che un altro anno così e a Napoli ci giochiamo il Comicon.
Saluti