giovedì 29 aprile 2010

I pensieri con cui ti addormenti.

I pensieri con cui ti addormenti, al risveglio, sono come la giacca che qualcuno, da dietro. ti porge da indossare.
Sei di spalle e c'è quell'attimo in cui, senza vedere, muovi il braccio in uno spazio immaginario e cerchi la manica da infilare.
Dura un'istante, un momento in cui ti senti scomposto.
Poi il tuo braccio scivola nella manica, prima uno e poi l'altro, e ti stupisci che la giacca aderisca perfettamente al tuo corpo.

4 commenti:

  1. Un paio di generazioni fa per esprimere questa idea avrebbero saputo scriverci una bellissima poesia su questo pensiero... una cosa montaliana alla "Forse un mattino andando in un'aria di vetro".
    Oggi la prosa fermenta meno e trova la sua forma più immediatamente comunicativa nel post del proprio taccuino digitale (blog). E una volta risolta l'urgenza espressiva, chissà se trova più la forza di fermentare...
    Me lo chiedo spesso.

    P.S.: Comunque il pensiero resta mirabilmente montaliano... mica cazzi!

    :-D

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  2. Non male. A me piace, ma assomiglia un po' a Memento, il film che ha rivelato il talento di Nolan al pubblico.
    Potrebbe essere un motivetto come questo: P.R. Esso è un governante illuminato e filosofo nel solito futuro illuminato in cui le superfici degli oggetti sono sempre luccicanti e i leaders indossano un kimono dell'Upim con l'accento che cade dove si alza la voce di Baglioni.
    Esso regna - non esistono ministri, deputati ed organi di garanzia perchè Esso è stato geneticamente selezionato per prendere solo decisioni nell'interesse del suo popolo.
    E' come un pastore tedesco di razza - bellissimo a vedersi, ma con qualche piccolo difetto di fabbricazione. Purtroppo Esso non perde il pelo e le sue zampe posteriori non tendono a curvarsi o il suo intestino a rovesciarsi - il'' baco ''del sistema consiste in : 1) sebbene summa di Aristotele, Einstein e del primo paroliere di Julio Iglesias, dimentica cosa ha concluso pochi istanti dopo aver elaborato 2) dermosensibile - troppe unioni tra consanguinei amanti del bagno schiuma esfoliante - tollera solo il lino + puro.
    Nella nostra storia, Esso è continuamente trafitto da epifanie, ma non può trascrivere sul suo corpo quanto lo ha folgorato. Stiamo parlando di una testa brillante come quella che ci ha dato ''sono un pirata/sono un signore/non confondo il sesso con l'amore '' -la soluzione è presto trovata. Pierre incide nel lino delle sue giacche il succo dei suoi neuroni con un pennino giappo ed inchiostro di china. Andrebbe tutto nel migliore dei modi - Pierre sta già pensando al lancio di un franchisee con atelier combinati a librerie -un primo ( unico ) ministro deve pur pensare a fare cassa - quando la ns vicenda si schianta contro l'invetibabile svolta narrativa.
    Morfea Mentat, la domestica fac-totum di Pierre, curiosa come una scimmietta, trova lo scomparto segreto nella sbrilluccicante cabina armadio di Esso ( un tesseratto, of course ), fraintende e schiaffa tutto il guardaroba del boss in una lavatrice futuribile ( oggi il lino non entra in lavatrice nemmeno dietro minaccia di rappresaglie ).
    Quando Esso torna dalla sala delle oloconferenze impallidisce di fronte allo spettacolo - duecento capi istoriati con quelli che sembrano i disegni dei Valvoline !
    Altri si sarebbero lasciati trascinare dall'orgasmo del momento, ma stiamo parlando di un uomo con le stesse capacità del pigmalione di un singer che ha fatto perdere un battito a milioni di cuori muliebri - in meno tempo di quanto occorra a rileggere questo post, Essolandia è diventata la terra dell'arte informale. Il senso delle cose si percepisce senza analizzarlo. Il dripping come ultima frontiera. Lieto fine se mai ne abbiamo visto uno. Graphic novel di sessanta pagine, formato francese. Testi di SaldaPress, disegni di Igort.

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  3. "un kimono dell'Upim con l'accento che cade dove si alza la voce di Baglioni." ti fa guadagnare la tua quotidiana dose di applausi da parte mia (anzi, la metà: l'altra metà per aver posto all'attenzione generale dei 5 lettori e 1/2 del presente blog che il primo paroliere di Julio Iglesias era uno che aveva qualcosa di vero da dire sull'universo e le leggi che lo governano. Mica Simone Cristicchi…)

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  4. Simone è stato a bottega da Benito Jacovitti
    ( wikipedia )- per coincidenza, un paio di giorni fa ho accennato alla factory di Jaco, commentando un post del signor Voglino. Comincio a pensare che anche la più bislacca delle cose che rovescio in rete - Villaggio e Rondolino come ispirazione per Microciccio Spaccavento mi sembrava un'assurdità - si realizza, sovrascrivendo la realtà. Mi pare di capire come si senta Dan Brown. O Grant Morrison. O Angela Merkel.
    Impastiamo quindi la creta ricciolina del Cristicchi.
    Il nonno di Simo, Cristoforo, partì alla conquista degli States, quando era di moda migrare con la scusa che a casa si facevano solo buchi alla cintura.
    Trova lavoro come in-betweener nello studio di Gary Cooper che stava cercando di farsi un nome come vignettista, ma arrotondava producendo cartoons per il cinema. I disegni di Gary erano totalmente privi di umorismo - caratteristica vincente del futuro attore- e Cris Cris sviluppò, per contrappasso, un attegggiamento weird nei confronti della realtà, in una parola crepascolare.
    Quando Cooper sta per girare High Noon , Cris gli chiede di sponsorizzare un suo cameo - nella pellicola di Zinnemann, Cris Cris è la controfigura di Grace Kelly in una scena, poi tagliata, in cui la ''bionda '' tenta di sedurre Lloyd Bridges. Vent'anni buoni prima di Marty Feldman. Il genio deve far capolino il giorno prima, non l'anno prima.
    I giornalieri del film sono notati da un ''negro'' di Hitch che spinge Cris a spostarsi nel Regno Unito dove il trasteverino conosce Judy Dench. I due hanno una tempestosa relazione da cui nasce Simon ( senior ). Senior ha il cinema nel sangue, ma talento zero - di contro ha una voce d'angelo ed una tensione poetica degna di Leo Cohen. E' talmente ostinato - bazzica l'Old Vic - che John Gielgud, pur di levarselo di torno, riesce ad ottenergli un lavoro come controfigura di Tom Baker nel serial del Doctor Who. Quel bastardo senza dio di Gielgud spera che Senior si rompa almeno un femore combattendo con robbottini ed alieni tentacolati, ma è Baker a finire in ospedale per una fastidiosa allergia alla lana della sua lunghissima sciarpa afgana. Non molti ne sono al corrente, ma l'episodio in cui the Doctor si ritrova nella Roma del primo secolo d.C. ed è costretto dagli eventi a vestire i panni di Nerone NON è stato interpretato da Tom. I critici amarono la voce stentorea del nostro Cris. A Gielgud - che in quel periodo masticava amaro perchè il suo amico Alec lavorava con Lucas - la notizia fece l'effetto di un avvelenamento da contatto con lana afgana, ma non divaghiamo.
    Senior conobbe in quei giorni una fan italiana - lontanamente imparentata con Orietta Berti alla quale aveva scippato un sorriso da bambola russa e la lingerie dannunziana - e la seguì, quando Berta Berti ( si chiamava Ifigenia, ma le sembrava un nome volgare ) tornò nella Penisola. I due si sposarono - la cugina Orietta cantò quel motivo sulla barca che è il caso di lasciare andare tra gli applausi del parentado internazionale. Nacque un bimbo - Simone jr che, specularmente al padre, sarebbe, in potenza, una combinazione di Salvo Randone e Greta Garbo, ma crede di essere un cantautore.So goes life. E' un mondo senza senso. Meno male.

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