È il colmo che la crisi di questo Governo possa finire per ruotare sul crollo della casa dei Gladiatori di Pompei. È come se si scoprisse che il Titanic è affondato per un rubinetto che perdeva.
È il colmo ed è ipocrisia allo stato puro (ovvero l'elemento principale della politica italiana odierna) perché basta andare a Pompei per rendersi conto di persona che il problema non è l'incuria di questo Governo ma, piuttosto, di questo Governo e di buona parte di quelli che l'hanno preceduto.
La sfiga di Bondi è di essere lui (e la sua inettitudine) al Ministero della Cultura quando il muro è venuto giù. Ma con Bondi sono colpevoli tutti quelli che l'hanno preceduto su quella poltrona, perché non è da oggi che su Pompei ci piove, non è da oggi che Pompei viene giù un pezzettino per volta e non è da oggi che un patrimonio come quello di Pompei (patrimonio culturale ed economico) è in mano a gente che non ha la benché minima idea di come sfruttarlo e quindi, piuttosto che iniziare da qualche parte (che non si può non tenere conto che quell'area archeologica è enorme), sceglie di restare immobile.
E poi, parlando di vecchi ruderi, io direi che è ampliamente ora di smettere di intervistare la moglie di Almirante. Donna Assunta, come sono soliti chiamarla i giornalisti con quel retrogusto che sa sempre un po' di Ventennio (anche se in realtà si chiama Raffaella...).
Ma cosa avrà da dire una come la vedova di Giorgio Almirante che, nella vita, ha fatto così tanto e contato così tanto che, alla fine, è per tutti solo la vedova di Giorgio Almirante?
Niente. E infatti quando la intervistano di solito dice coglionate prive di qualsiasi interesse che sono seconde solo a quelle della Santanché (una professionista in materia).
Almeno il marito, come ci ricordò anche il grande Paz, aveva il demerito di aver firmato nel 1938 Il Manifesto della razza e di aver collaborato dal 1938 al 1942 alla rivista La difesa della Razza.
Ma lei? Un tubo.
E invece i giornalisti italiani sono ancora lì a chiedere il parere alla vedova di Almirante.
Ma cazzo, se sentite tutta questa esigenza di parlare con il caro estinto, munitevi di tavolino a tre gambe e mettetevi in contatto direttamente con lui!
Tanno (saldaPress, 2024)
2 giorni fa
Sottovaluti la sempreverde nostalgia fascista di quella fetta dell'Italia che nel Ventennio "stava bene": sembra che sia passata l'idea che intervistare Donna Assunta sia come parlare con l'Anima del Fascismo in persona.
RispondiEliminaAppunto: facessero una bella seduta spiritica e finissero di sassarci la minchia.
RispondiEliminaPiù interviste a Cristiano Malgioglio e meno a Donna Assunta!
Ricordo una intervista del Corsera di qualche anno fa - Raidue trasmetteva ancora come digestivo I cannoni di Navarone e gli albi Star Comics avevano ancora la copertina in cartoncino grigio come i body bianchi di Crepascolino quando sono io a dosare il Bolt - in cui l'intervistatore alludeva ad una mancanza di stima da parte della signora A. per il delfino Fini. Qualcosa sulla mascella poco quadrata e quell'aria da maestro elementare. Da lì a poco Fiuggi, ultima purga.
RispondiEliminaNon credeva in Gianfranco, ma si sbagliava.
Ricordo di essere passato davanti alla sede del FDG di via Mancini ( Milano ) parecchi anni fa - un poster invitava ad inseguire la pietra verde con Douglas e la Turner - e di aver notato La Russa ed alcuni camerati che fissavano i pulotti di guardia. Ignatz commentava che i tempi stavano cambiando: una volta la polizia li temeva, ora era lì per proteggerli.
Nell'ottantanove lavoro come free lance per il suplemento di un giornale del pomeriggio. Un concorrente ci aveva spiazzato pubblicando le foto di David Supercar Qualcosa che canta sul muro di Berlino vestito come un albero di Natale ( storico ndr ) ed il mio capo mi chiede di ribattere o mi sostituirà con un giovane rosso e lentigginoso che arriva dagli States, ma ha un cognome IKEA.
Ricordo la storia di un fotografo che vendette l'istantanea di una sua amica sotto una coperta militare spacciandola per una immagine della Fort in carcere ( storico ndr ) e decido di giocare il tutto per tutto.
Pippo Baudo intervisterà Donna Summer nel corso del suo show domenicale. Ho un amico in RAI ( il ghostwriter di Beppe Viola )che mi fa entrare. La singer è in camerino. Le dico che sono inviato da Gigi Vesigna e le chiedo cosa ne pensa delle Supremes. Ha la stessa bocca della speaker nei Guerrieri della Notte, noto, ma è molto più sarcastica. Mi dice che lady Diana Ross è solo chiacchere ed immagini indistinte ( intendeva patinate ndr ) e che preferisce cose fresche come i FINE young Cannibals ( il cantante aveva la stessa bocca della Summer ndr ).
Lavoro tutta la notte per risistemare il dialogo ed il pezzo esce, dopo il crepuscolo, sulla ''Notte'' appunto. Il titolo recita qualcosa come '' Donna dice basta chiacchiere : Fini è la novità ! ''
Tiratura esaurita in un lampo sebbene da diverso tempo non fosse + pubblicata la striscia di Nick Carter. Donna Assunta non mi ha mai perdonato e sono stato radiato dall'albo, ma quell'anno Jimmy Olsen non si è preso la mia scrivania !
'' Donna dice basta chiacchiere : Fini è la novità ! ''
RispondiEliminaCapolavoro! (poteva reggere anche con i tipiniFINI di Cecchetto, no?)
Poteva reggere. Anzi era ancora meglio del tirare in ballo Donna Summer che potevo tenere nella mia sacca dei trucchi di Green Goblin e usare in altro contesto: la sua She Works Hard for the Money/ She Works Hard for her Honey è perfetta per un libello sulle nuove professioni sdoganate dalle varie Ruby, ma anche come controcanto in un Paese in cui la crisi tocca sopratutto le minoranze - donne, immigrati alieni e tutti coloro che amano lo yogurt alla nocciola. E me ne dolgo perchè la ragazza boliviana che stira le magliette di Crepascolino sta facendo qualche piccolo passo avanti - vive in un comune cablato del ventiduesimo secolo e le sue figliole adolescenti ( di poco + giovani di lei ) entro un paio d'anni avranno perfezionato la nanotecnologia che permette di vaccinare un cucciolo grazie ad un sistema telemetrico di puntamento di aghi transdimensionali ( mutuati dalla pettinatura della Taffy prodotta da Cecchetto, così mi ha detto Patricia Redondo Alvarez Kruppstein ).
RispondiEliminaIo ho lavorato con Simon Wiesenthal per anni, ma non si può negare che il fuggi fuggi verso il sudamerica di menti deliranti all'ultimo stadio su missili a tre stadi abbia portato ad una generazione di fenomeni, come direbbero Chris Claremont ed il cantante degli Stadio.
Viviamo davvero nel migliore dei mondi possibili, ma ieri sera al minimarket ho preso i soliti due vasetti alla vaniglia e ho provato quelli alla stracciatella. Di nocciola ho visto solo gli occhi di Tracy Spencer.
Compera sempre lo stesso pane in cassetta con i semini. A pranzo ne tosta due fette e ci beve sopra una moka di caffè lungo. Latte freddo. La colazione di un Blues Brother. E di Claudio quando produceva i Via Verdi.
Ad Annozero hanno appena intervistato la vedova Almirante.
RispondiEliminaCosa ha detto? Un cazzo.
Perché l'hanno intervistata? Mistero.
Ho ascoltato parte della trasmissione - dalla rete - senza guardare, mentre facevo altro. Consiglio caldamente. Nix vinceva alla radio e JFK alla tv. La voce non può mentire. Okay non è un buon esempio.
RispondiEliminaA Travaglio non è piaciuto lo show di Saviano - informazione ascoltata dal tg mentanico mentre impedivo a Crepascolino di ridipingere il tinello con la pasta agli spinaci - e Travaglio lavora gratis x Santoro ( mi sono trattenuto dallo scrivere ''è un uomo d'onore'' perchè ho notato che solo gli avvocati alla Marazzita citato continuamente lo Shake ). Travaglio ha capito che la roba di Saviano sancisce l'uscita di scena del premier e, come Benigni nella stessa trasmissione ammette, senza Silvio non c'è trippa x gatti. Donna Summer ha detto tra le righe che piuttosto di Fini, uscito dalla casa del padre tradendolo , è meglio piuttosto, cioè Silvio. E lo ha detto mentre deprecava che Fini fosse entrato nel pdl. E non le piace neppure il porcellum ! Ecco spagato il marchingegno/bastasse dirlo con impegno/il mio segreto è tutto qua ( Aldo Maccione ).
Anche il pasionario di raidue teme l'addio alle armi dell' abbronzato da arcore. Mi spiace per loro, ma io ho ascoltato ( e non guardato ) e ho ''visto'' i prossimi dieci anni di Casini, Rutelli e Co.
Palla al centro. E da lì non si muoverà. Tra vent'anni il Pd sarà sull'orlo di vincere, ma arriverà ad un compromesso storico. Per allora Renzi sarà in grado di esprimersi senza slogan, ma tanto il timone sarà ancora nelle mani di qualcun altro. Io sarò in uno show con la Costamagna ed intervisterò la vedova Almirante. Telese, che avrà uno spazio simil Biagi da qualche parte, commenterà che è ora di finirla di chiederle cose. Pfui.