venerdì 19 novembre 2010

Manca un pezzo del ragionamento.

Tutto il fumettomondo italiano (con a capo i gestori delle fumetterie) si sta appassionando da mesi al tema "Che fine hanno fatto gli arretrati Planeta?" (che ovviamente appassiona perché si porta dietro la domanda "Ma Planeta che accidenti vuol fare in Italia?" che sembra tanto una di quelle domande che, in una coppia che si è ormai sfasciata ed è arrivata davanti al terapista, uno dei due partner pone all'altro).
Comunque stiano le cose con Planeta in Italia – e, come cantava Battisti, "lo scopriremo solo vivendo" – dopo una serie di interviste al buon Pasquale Saviano di Alastor QUI e QUI, sull'argomento interviene anche il Botterone nazionale QUI.

Ora, io ho letto tutto ma, da parte mia, resta ancora una domanda: ma questi arretrati di cui si parla tanto, fisicamente esistono o no?

Ovvero, se il primo ordine dall'Italia di Alastor è 100, in Spagna Planeta stampa 100 e quelli manda?
Oppure stampa 200 e 100 ne manda e altri 100 se ne tiene là?
E, in questo caso, non vale il ragionamento fatto altrove, ovvero che il fermo del magazzino è un danno per chi per quella merce ha già pagato (ossia l'editore, Planeta)?
Vorrebbe ciò dire che, mese dopo mese, i magazzini spagnoli di Planeta si stanno riempiendo di libri a fumetti in attesa di giorni migliori in cui venderli?
Oppure, più semplicemente il primo ordine è semplicemente l'unico ordine e il successivo è ristampa (e, si sa, per ristampare ci vogliono i numeri)?

Non sembra anche a voi che manchi un pezzo del ragionamento?

(Divagando: quella là in alto è ovviamente un'immagine, tratta da I predatori dell'arca perduta, del magazzino in cui, alla fine del film, va a finire l'Arca dell'Alleanza. Leggendo sul web, ho scoperto che Lucas & Spielberg non si sono inventati niente e che l'FBI americana ha davvero un magazzino così. Questo:



Leggete QUI se vi interessa saperne di più. Forse dentro ci sono anche i cofanetti perduti di Preacher...)

(Scherzetto: anche l'immagine sopra è presa da Indiana Jones, quello del 2008 però).

6 commenti:

  1. Assurdo il commento di Bottero sul dover,da parte di Alastor,acquistare TUTTA la tiratura:si avrebbero dei costi enormi,se già così si lavora non dico in perdita ma quasi,comprando tutto si fallirebbe nel caso di 5 mesi,dato che non tutto vende (vorrei vedere se,acquistando tutte le copie dei Titans da 35 bombe,quante ne rimarrebbero ad Alastor).

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  2. Non è una battuta quella su Alastor che dovrebbe acquistare tutta la tiratura?

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  3. Se fosse un problema sorto solo su alcuni titoli, tipo Preacher cofanetto o altri volumi costosi, potrei pure essere d'accordo con te ma si parla anche di (ad esempio) Red Robin 1, Unwritten 1 che da mesi non arrivano e che a Lucca erano presenti in gran numero.
    Suvvia, i numeri che girano li conosci, non vorrai farmi credere che con i riordini di questi titoli valga la pena ristampare

    Gramin

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  4. Sono d'accordo. Non ristampa. E quindi? Se Alastor chiede 10, Planeta stampa 20. Poi Planeta 10 ne spedisce ad Alastor e 10 se ne tiene in casa? Intendi dire questo, Gramin?

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  5. io sono un semplice lettore, al limite posso passare come un collaboratore non stipendiato della fumetteria locale, quindi non posso affermare nulla con certezza ma solo dire che l'impressione è proprio questa.
    Poi, nel caso, sarebbe da discutere i motivi per cui si tiene i 10 in casa e qui, in altri luoghi dove è stato riportato questo tuo intervento, fanno notare che gli addetti ai lavori sanno sicuramente qualcosa.
    Le tue spie ti hanno detto qualcosa? oppure queste informazioni vengono fuori solo nel caso di persone che ti stanno sulle palle (magari anche a ragione eh!) e non nel caso di aziende con cui devi lavorarci?

    Gramin

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  6. Non so dove sia stato riportato questo mio intervento, ma, a prescindere da chi mi sta sulla palle o meno, oltre a quello che ho scritto non so e, come scritto, tutta la situazione descritta da Bottero mi lascia alcune perplessità.

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