lunedì 20 luglio 2009

We love 9 indeed.

(Questo post era pronto già dai primi giorni di luglio ma poi, come magari racconterò qui nei prossimi giorni, la vita è ciò che accade mentre siamo occupati a progettare altro. E così lo pubblico solo ora).

Come si diceva tra le righe del lungo post prima di questo, Marcello Conta dell'art-lab spagnolo SPR/MSH (lui, la sua compagna Claudia e un vorticare di mille idee) è passato per Reggio Emilia per presentare un progetto che ha incuriosito e divertito il pubblico del Picnic! Festival.

We love 9 (questo il nome del progetto, già presentato a Madrid e che, dopo Reggio Emilia, farà tappa ad ottobre a Bilbao) era semplice: una poltrona rossa immersa nella natura, dei cuscini tutti intorno, appoggiati e appesi ai rami.
Le persone passano e si siedono il tempo di una foto che Marcello scatta loro.

Siamo precisi: la poltrona rossa era il modello Vanity Fair della collezione di Poltrona Frau (e infatti il Centro Frau di Reggio Emilia ha collaborato alla realizzazione dell'allestimento mettendo la poltrona a disposizione di Marcello) e i cuscini erano sì cuscini (nove, sempre per la precisione), però con sopra, ricamate a punto croce (ok, mezzo punto, che se no poi l'Associazione italiana Punto Croce nella persona della Presidentessa mi redarguisce) le icone del glorioso system 9 Macintosh (nostalgia geek a profusione, gente). Un modo come un altro (non è vero: un modo originale) per festeggiare i 9 anni di attività di SPR/MSH (altro che festa fighetta in discoteca come fanno tutti gli studi di comunicazione cool) .

Ora, io l'ho già detto ma lo ripeto volentieri: Marcello è sempre un passo avanti e ha un senso dell'ironia e del surreale che gli invidio molto. Per cui non è difficile capire che essere riuscito a coinvolgerlo con We love 9 nel progetto del Picnic! di quest'anno (e in quello del lancio di Fuorifoglio) è stata una cosa che mi inorgoglisce non poco (insieme al fatto che mi ha fatto un sacco piacere rivedere lui e Claudia).

Cliccate QUI per vedere le foto scattate da Marcello.
Mentre QUI potete leggere l'articolo che il web-magazine di_mad ha dedicato al progetto (e vedere altre foto: Ren rulla!).

PS: arrivati in aereo da Madrid a Milano, da lì Marcello e Claudia hanno preso il treno per arrivare a Reggio Emilia, non capacitandosi di quanto in Italia i treni oggi costino carissimi a fronte di un servizio da… carro bestiame. Non se ne capacitavano talmente tanto che hanno scattato un paio di foto e, come Zappadu, le hanno consegnate a Repubblica che ne ha pubblicata una.

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