In pochi, fuori da Reggio Emilia, conoscono la storia del Marchese Christian Maria Borghi.
Ricco di famiglia (in quanto unico erede di nobili genitori), al rampollo un giorno viene il pallino del cinema e, tra una cosa e l'altra, decide di investire un bel pacco di soldi per diventare il nuovo Orson Welles.
Beh, nel giro di un paio di anni il ragazzo sputtana tutto l'enorme patrimonio di famiglia per mettere in piedi la casa di produzione CMB con cui realizzerà solo un paio di cortometraggi ma, soprattutto, per organizzare delle feste di presentazione degli stessi che da queste parti i tiratori di coca professionisti ancora se le ricordano con una certa nostalgia.
La leggenda vuole che lo stesso Abel Ferrara, nel suo periodo italiano (ma è poi finito?) avesse ottenuto soldi dalla CMB per realizzare un progetto e che il Borghi avesse voluto nel cast del futuro film nientepopodimeno che Christopher Lee, rapporto di lavoro (pagato ANTICIPATAMENTE) di cui resta soltanto la foto in apertura di questo post. E ovviamente il film non si è fatto.
Sempre la leggenda vuole che il colpo definitivo ai sogni del Borghi gliel'abbia dato la causa messa su dagli eredi dello scrittore Fredric Brown che non presero benissimo il fatto di non essere stati interpellati in merito all'utilizzo del racconto "La sentinella" in uno dei suoi progetti.
Tanto per farvi capire, a Reggio Emilia quando si dice "fer Borghèda" (= fare una Borgata) si intende di "buttare via un mare di soldi per fare qualcosa di assolutamente strambo" e, tra appassionati locali di b-movies, l'amore per i film del Marchese Borghi ha sostituito comodamente quello nei confronti delle pellicole di Ed Wood.
Beh, io i film della CMB non ero mai riusciti a vederli (quando mi sono trasferito a Reggio Emilia il celebre cineasta era già scomparso da tempo, inseguito dagli strozzini e dalla famiglie di un paio di giovani attrici locali che aveva messo incinta) ma poi, l'altro giorno, con grandissima sorpresa ho visto che in rete sono spuntati i suoi ormai leggendari cortometraggi.
Che dire? La loro fama è ampiamente meritata e, da oggi, il marchio CMB è impresso a fuoco nel mio cuore.
Vedere per credere:
Tanno (saldaPress, 2024)
1 giorno fa
Lunga vita al Borghi! Ma la filmografia è monca di un titolo.
RispondiEliminaIl bellissimo Matter Of Dice, che qui non vedo.
Rarità che però io posseggo in una copia scampata miracolosamente all'incendio delle "Lepri Calve".
Ma non solo, ho avuto il piacere e l'onore di stringere la mano al Marchese in persona in più di un occasione. Il suo ricordo rimarrà vivo in me per sempre.
Il Marchese è morto! Lunga vita al Marchese!
Cazzo, è vero, l'incendio alle "Lepri Calve" non me lo ricordavo. È la volta in cui stava girando il trailer di quel film di fantascienza e gli ha preso fuoco il mostro, no? Com'è che si chiamava?
RispondiEliminaCmq sia, grande invidia. Ma com'era di persona? Secondo me uguale al tizio di "Piccoli imprevisti".